




Interstiziale – argilla e azione, dimensioni variabili
Le cose
La maschera da sub
con l’elastico squagliato,
il maglione ormai stretto, i pattini
mai messi ma che un giorno indosseremo:
la stratigrafia dei nostri affetti si compone
di cose, oggetti che si ammassano
e andranno traslocati, buttati, sistemati
in cantina con l’idea di utilizzarli,
un giorno o l’altro. Ma una cosa
vuol dire quella volta che l’abbiamo
trovata in un negozio, o condivisa
in un marzo in cui crescevi, invecchiavo,
morivamo in un minuto:
una cosa è fatta di tempo
rappreso in forma di cosa,
la nostra breve esistenza
sbocciata in questa rozza e polverosa
costellazione che qualcuno osserverà,
scrivendone la storia che intanto
liquefà nel silicone, si sfarina
nella punta di matita che incide
la tua altezza sull’intonaco…
Massimo Gezzi