Parte del percorso di ricerca La natura delle cose ama celarsi, il Transient Mobile è un’opera testimoniale che nasce da una posizione critica sul rapporto contemporaneo tra opera/prodotto e fruizione/consumo.
I Transient Mobiles sono dispositivi di ascolto monofonici in Pietra Serena per composizioni irripetibili.
Una semplice pressione è sufficiente per attivare un flusso sonoro che attraverso un diffusore osseo si propaga nell’apparato scheletrico dell’ascoltatore e ne sfrutta le proprietà di conduzione e risonanza.
Questo tipo di fruizione, che raccoglie l’eredità dell’Handphone Table realizzato da Laurie Anderson e ne amplia implicazioni filosofiche e potenzialità, cerca di rispondere alla domanda scintilla: come innescare un coinvolgimento attento e intenzionale nei confronti di un nuovo prodotto sonoro, in un presente caratterizzato da un accumulo di contenuti che favorisce dinamiche di consumo parziali e distratte?
Così come per l’opera della Anderson, l’azione suggerita è quella di esercitare la pressione di un gomito sulla superficie sensibile dell’oggetto. Mantenendo tale pressione, sarà possibile udire i suoni dal palmo della mano su cui poggia l’orecchio prescelto per l’ascolto. Un ascolto qualitativamente diverso per ciascuno, modificato dalle peculiarità fisiche individuali.











I prototipo presentato presso la Galleria Frittelli di Firenze, dicembre 2021
Evento realizzato grazie al supporto di Tempo Reale, Radio Papesse e NUB Project Space
fotografie di Andrea Berti
L’orecchio aperto all’ambiente e la trasportabilità del dispositivo sottolineano e favoriscono l’importanza del dialogo tra fruitore e il mondo sonoro circostante. Nessun output né regolazioni aggiuntive e nessuna possibilità di muoversi temporalmente nella riproduzione che si fermerà al rilascio, pronta a ripartire dal medesimo punto al successivo contatto. Terminata la traccia, di cui non si conosce la durata e della quale neanche l’autore possiede un duplicato, non sarà più possibile ripetere l’ascolto.






II prototipo, presentato presso il Laboratorio del Marmo di Firenze, dicembre 2023
Evento realizzato grazie al supporto di Radio Papesse e NUB Project Space
fotografie di Francesca Lenzi
La connessione tra fruitore e autore trova così pieno compimento: al termine dell’esperienza al primo resterà l’oggetto e il suo contenuto obsoleto, realizzato in modo da rendere fallimentare o distruttivo ogni tipo di intervento estrattivo, mentre al secondo l’eventuale libera restituzione da parte dell’ascoltatore di ciò che l’opera gli avrà saputo evocare.
Tutto si svolge in un irripetibile presente, dove la modalità e la scelta del luogo di ascolto intervengono in modo dinamico sulla fruizione, stimolando un’esperienza immersiva totalizzante.
Un ringraziamento particolare va a Gioele Villani per la progettazione e la realizzazione tecnica.